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Sepsi del neonato

(Sepsis neonatorum; sepsi neonatale)

DiAnnabelle de St. Maurice, MD, MPH, UCLA, David Geffen School of Medicine
Reviewed ByBrenda L. Tesini, MD, University of Rochester School of Medicine and Dentistry
Revisionato/Rivisto Modificata apr 2025
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La sepsi è una grave reazione generalizzata a un’infezione che si diffonde attraverso il sangue.

  • Generalmente i neonati con sepsi hanno un aspetto malato: sono apatici, inappetenti, spesso hanno un colorito grigiastro e possono avere febbre o bassa temperatura corporea.

  • La diagnosi si basa sulla sintomatologia e sulla presenza di batteri, un virus o un fungo nel sangue, nell’urina o nel liquido spinale.

  • Il trattamento prevede antibiotici e terapie di supporto come liquidi per via endovenosa, trasfusioni di sangue e plasma, assistenza respiratoria (talvolta con un ventilatore meccanico) e farmaci per sostenere la pressione arteriosa.

  • Le infezioni del torrente ematico possono diffondersi ai tessuti che rivestono il cervello e al cervello stesso (meningite).

(Vedere anche Panoramica sulle infezioni del neonato e Sepsi, sepsi grave e shock settico.)

La sepsi è più probabile in

  • Feti che hanno subito la perdita di liquido amniotico in qualsiasi momento prima dell’inizio del travaglio (detta rottura delle membrane prima del travaglio)

  • Neonati la cui madre ha contratto un’infezione durante la gravidanza o ha sviluppato febbre dopo il parto

  • Neonati nati prematuri

  • Neonati con basso peso corporeo alla nascita

  • Neonati con un basso punteggio APGAR, per i quali è stata necessaria la rianimazione al momento della nascita o con entrambe le situazioni

  • Maschi

I neonati la cui madre ha un basso stato socioeconomico presentano un rischio più elevato di sviluppare l’infezione e di morire per sua causa.

Altri fattori di rischio e cause di sepsi differiscono a seconda di quando si sviluppa la sepsi. In base all’insorgenza (esordio), si parla di

  • Sepsi a esordio precoce: Si sviluppa prima che il neonato raggiunga i 3 giorni di vita

  • Sepsi a esordio tardivo: Si sviluppa dopo i 3 giorni di vita

I neonati prematuri sono soggetti a un rischio molto più alto di sepsi a esordio precoce e tardivo rispetto a quelli nati a termine, a causa dell’immaturità del sistema immunitario. I neonati prematuri mancano di alcuni anticorpi protettivi contro specifici batteri, perché sono nati prima di poterli ricevere dalla madre.

Sepsi a esordio precoce

I neonati possono sviluppare sepsi a esordio precoce se durante il parto sono esposti a certi tipi di batteri. Il rischio di sepsi è maggiore se:

I tipi più comuni di batteri che causano sepsi nel neonato in prossimità del momento della nascita sono Escherichia coli e GBS, generalmente acquisiti durante il passaggio attraverso il canale del parto durante un parto vaginale.

Alcune infezioni virali, come quelle molto diffuse dovute a herpes simplex, enterovirus, adenovirus o virus respiratorio sinciziale, possono causare sepsi a esordio precoce.

Sepsi a esordio tardivo

I neonati possono sviluppare sepsi a esordio tardivo se sono esposti ad alcuni tipi di batteri o di virus in ospedale.

Il principale fattore di rischio di sepsi a esordio tardivo è

Altri fattori di rischio includono:

  • Uso prolungato di cateteri arteriosi, venosi e/o vescicali

  • Uso di antibiotici nel neonato

  • Uso di un tubo di respirazione inserito nel naso o nella bocca (tubo endotracheale) e collegato a una macchina che aiuta a far entrare e uscire l’aria dai polmoni (ventilatore) per la respirazione assistita

  • Ricovero prolungato

La sepsi che si sviluppa successivamente è con maggiore probabilità stata acquisita da organismi presenti nell’ambiente in cui si trova il neonato, anche attraverso o attorno ai cateteri (tubicini usati per somministrare liquidi o farmaci nel sangue del neonato, come una linea EV o un tubicino per drenare l’urina dalla vescica) e altre apparecchiature mediche, anziché a causa di organismi presenti nel canale del parto. I neonati a cui vengono somministrati antibiotici possono sviluppare un’infezione da lievito (candidosi), perché gli antibiotici uccidono i batteri che normalmente risiedono nell’organismo, consentendo al lievito Candida di crescere in maniera incontrollata e causare un’infezione.

Alcune infezioni virali, come quelle ampiamente diffuse dovute a herpes simplex, enterovirus, adenovirus o virus respiratorio sinciziale, possono causare sepsi a esordio tardivo.

Sintomi della sepsi nel neonato

Il neonato con sepsi è in genere apatico, non si alimenta bene e spesso presenta una temperatura corporea instabile (troppo elevata o troppo bassa). Una febbre che dura per più di un’ora non è comune, ma se presente, in genere indica che il neonato ha un’infezione.

Altri sintomi possono includere problemi di respirazione (distress respiratorio), pause della respirazione (apnea), scarsa circolazione cutanea, con estremità fredde, gonfiore addominale, vomito, diarrea, convulsioni, irritabilità e ittero.

L’infezione da streptococco del gruppo B (GBS) a esordio precoce può causare polmonite.

Possono presentarsi altri sintomi, in base all’organismo che causa l’infezione:

Complicanze della sepsi

Una delle più gravi complicanze della sepsi a esordio tardivo è l’infezione delle membrane che circondano il cervello (meningite). Un neonato affetto da meningite può presentare estrema apatia (letargia), coma, convulsioni o protrusione delle fontanelle (il punto morbido tra le ossa craniche). La meningite è spesso fatale se non viene trattata tempestivamente.

Diagnosi della sepsi nel neonato

  • Emocoltura e talvolta urinocoltura

  • Puntura lombare con coltura del liquido spinale

La sepsi viene diagnosticata in base ai sintomi del neonato e ai risultati degli esami. I medici prescrivono vari esami, compresi esami del sangue, per tentare di identificare il batterio, virus o fungo specifico che causa l’infezione.

Vengono anche eseguite emocoltura, talvolta urinocoltura, e una puntura lombare (rachicentesi). Per le colture i medici prelevano campioni di sangue, liquido spinale e urina e tentano di far crescere in laboratorio i batteri (coltura) presenti nei campioni per poterli identificare.

Nei neonati con problemi respiratori si esegue una radiografia del torace.

Trattamento della sepsi del neonato

  • Antibiotici somministrati in vena (per via endovenosa)

  • A volte un ventilatore o altri trattamenti

Mentre si attendono i risultati dell’emocoltura, ai neonati con sospetta sepsi viene somministrata una potente terapia antibiotica per via endovenosa. Una volta identificato l’organismo specifico, la terapia antibiotica può essere adattata.

Oltre alla terapia antibiotica, possono essere necessari altri trattamenti, tra cui l’uso di un macchinario che favorisce la respirazione (ventilatore meccanico), liquidi per via endovenosa, trasfusioni di sangue e di plasma, farmaci che sostengono la pressione arteriosa e la circolazione del sangue.

Prognosi della sepsi nel neonato

La sepsi a esordio precoce è fatale per circa il 18% dei neonati. La sepsi a esordio tardivo presenta tassi di fatalità che arrivano al 12% dei neonati.

Generalmente i neonati che guariscono dalla sepsi non sviluppano problemi a lungo termine. Un’eccezione notevole è rappresentata dai neonati che sopravvivono alla meningite.

Prevenzione della sepsi nei neonati

Lo streptococco del gruppo B (GBS) era la causa principale di sepsi a esordio precoce fino a quando lo screening del GBS in tutte le gestanti è diventata una procedura abituale dell’assistenza prenatale in molti Paesi.

Se le gestanti sottoposte a screening presentano SGB o hanno precedentemente partorito un neonato con un’infezione da SGB, ricevono antibiotici al momento del travaglio o della rottura delle membrane. Gli antibiotici non vengono somministrati alle gestanti che hanno un parto cesareo, prima dell’inizio del travaglio e prima della rottura delle membrane.

Sebbene possano essere necessari ulteriore monitoraggio in ospedale ed eventualmente analisi del sangue del neonato per verificare la presenza di un’infezione, i neonati ricevono antibiotici solo se presentano sintomi o segni di infezione.